STUDIO IMODO
Nel 2014 abbiamo deciso di cambiare la sede del nostro studio. Si presentava l’occasione di riorganizzare l’attrezzatura e gli spazi del lavoro, allo stesso tempo la possibilità che questa esigenza potesse trasformare e innovare l’intera attività. Il nuovo headquarter rivestiva certamente l’aspetto funzionale dell’attività ma al contempo avrebbe rappresentato buona parte del processo creativo, organizzativo e realizzativo di tutta la nostra produzione, intellettuale e artigianale. Abbiamo scelto uno spazio visibile a tutti, collocato in strada, ai bordi di una principale via cittadina.
Il progetto sintetizza il nostro modo di lavorare. In architettura e nel concept design, crediamo che la ricerca professionale debba mantenere un legame, una continuità con la storia e la cultura del posto in cui viviamo, evitando le contaminazioni incontrollate che aggrediscono la nostra identità e compromettono l’autenticità che invece ci distingue. Per esprimere questo mood, abbiamo scelto un’icona rievocativa e ricorrente nei borghi della nostra
regione: la casa, dimora della cultura contadina, semplice e funzionale ma ricca e vissuta, essenziale nella composizione ma pienamente rispondente alla filosofia della necessità, caratterizzata dal retaggio etnico, dal contesto territoriale, dal quotidiano vivere la terra.
La fusione di funzione e design si è tradotta concretamente in arredi che si sostituiscono ai divisori: una grande parete contenitiva intramezza lo spazio in due parti, riconnesse dal tavolo che l’attraversa; il fronte dosato e armonizzato riproduce l’iconografia ricorrente della casa contadina, quella “faccia” che etimologicamente si riferisce al volto umano come metafora dell'aspetto principale. In questo design umanizzato del manufatto, la scala — rievocativo elemento di tanti vicoli della regione — attraversa il foro ideale della porta: non usata come strumento per salire, ma come piano di lavoro e contenimento accessorio che si lancia nel “dentro” ideale della casa stessa. Da questo lato, nel suo spessore, la parete è contenitiva grazie alla ripartizione in scaffali, per organizzare gli oggetti della quotidianità.